Management

1
Dic

Tecnostress in azienda, il punto di non ritorno?

Tecnostress e la solitudine : “Soli in mezzo ad una folla di persone sole”.

“io lo so che non sono solo anche quando sono solo”

Contrariamente a quanto afferma Jovanotti, capita spesso di sentirsi soli anche quando ci si trova in mezzo a tanta gente, e questo ancor di più quando si tratta della figura del leader, di un manager, un imprenditore o un gestore di risorse in senso più ampio.

Il comandante è sempre l’ultimo ad abbandonare la nave; quante volte abbiamo sentito questa frase.

Ma siamo certi che sia proprio così o il costrutto legato alla solitudine nei numeri primi, condiziona ogni nostro ragionamento?

La parola leadership è la crasi delle parole capo (leader) e nave (ship), il che inevitabilmente ci riporta ancora alla metafora del comandante di una nave, ed il relativo collegamento al mio libro “una nave chiamata azienda”, è una paura casualità, forse.

C’è chi ritiene che la solitudine sia un prezzo da pagare quando si ricoprono posizioni di potere, dove la responsabilità e la prese di decisioni sono all’ordine del giorno.

In un periodo in continuo mutamento, il leader deve essere sempre più un “portatore sano” di cambiamento, uno “strumento” privilegiato per arricchire la vita delle persone, ed è questo il vero cambio di paradigma sul quale dovremmo concentrarci.

La pandemia ha visto cambiare il panorama economico mondiale, in maniera repentina ed incontrollabile, a causa di una accelerazione tecnologica che senza il Covid-19 avrebbe impiegato tra i 7 e i 10 anni. Read more

25
Nov

Il gap generazionale nei gruppi di lavoro

Quanto incide in gap generazionale nei gruppi di lavoro?

I ritmi di lavoro, l’avanzare delle nuove tecnologie, i continui mutamenti, anche legati alla pandemia, stanno mettendo a dura prova interi organici all’interno delle organizzazioni.

Mai come in questo momento storico, guardando all’interno delle aziende italiane, possiamo notare gruppi di lavoratori eterogeni, oltre che dal punto di vista anagrafico, per quanto concerne valori, visioni, skill, modi differenti di affrontare la vita ed un differente approccio allo sviluppo tecnologico.

Ben quattro generazioni a confronto: baby boomer, generazione X, generazione Y e generazione Z.

La permanenza dei lavoratori più anziani e l’allungamento dell’età pensionabile hanno portato a un forte gap generazionale sul lavoro e questo si traduce spesso in difficoltà di collaborazione, scontri e pregiudizi: i senior accusano i giovani di non avere sufficiente esperienza e volontà, viceversa, i giovani accusano i senior di essere troppo vecchi per conoscere le nuove tecnologie e mercati.

Tutto questo compromette la produttività.

Non possiamo permetterci di trascurare certi aspetti, non più. Read more

28
Dic

Siamo tutti commercialisti: il paradosso della felicità

Figura mitologica, un mix tra il Rag. Fantozzi ed il Mago Otelma, il commercialista è quel professionista al quale viene affidata la gestione della nostra dichiarazione dei redditi, ed in alcuni casi, vengono richiesti pindarici giochi di prestigio.

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno tutti noi diventiamo commercialisti della nostra “IO S.p.A.”, solo che a differenza del “tradizionale” consulente che elabora costi e ricavi, a noi nessuno ha insegnato come valutare e pianificare la nostra vita, in maniera oggettiva, così come è possibile fare con i numeri.

Tempo di bilanci, dei buoni propositi spesso messi da parte a fronte delle vicissitudini e pressioni.

Gli ultimi anni per molti di noi sono stati un banco di prova molto impegnativo, sia dal punto di vista professionale, quanto personale.

Per qualcuno la pandemia è stata l’occasione per amplificare l’innata attitudine alla “lamentela”, mentre per altri l’opportunità per rimettersi in gioco, davanti a cambiamenti forzati delle abitudini e alla riscoperta di valori dimenticati.

Il rischio di scrivere l’ennesimo articolo che parla di obiettivi, di cose vecchie da abbandonare e nuove da portare avanti per il nuovo anno, è altissimo. Basta andare in rete e troviamo una infinità di articoli copia e incolla che ripetono le stesse cose, in tutte le “salse”.

In questo articolo, vorrei affrontare un argomento in particolare e come mia abitudine, stimolare la riflessione su un aspetto che ritengo fondamentale per tutti noi; in questo caso la felicità.

Niente è più semplice ed allo stesso tempo estremamente complicato. Read more

10
Nov

Il Teorema di Ferradini

Prendi un dipendente, trattalo male, lascia che ti aspetti per ore, allora si vedrai che ti rispetterà!

Ammettilo, probabilmente avrai letto queste parole canticchiando.

No, non è il  “teorema di Ferradini” applicato al mondo del business, ma purtroppo, uno dei tanti luoghi comuni che allignano tra le pareti stanche di alcune aziende italiane.

La teoria secondo la quale il datore di lavoro non può permettersi di essere gentile ed empatico con i propri collaboratori, altrimenti se ne approfittano.

Il “vero imprenditore” deve avere il pelo sullo stomaco!

Basta con questi stereotipi, vecchi e lontani, come i tempi dei galeoni e degli schiavi rematori.

L’imposizione gerarchica spesso porta ad un conflitto distruttivo, minando il lavoro di squadra, limitando la comunicazione efficace.

I leader non diventano grandi grazie al potere, ma usano la loro posizione, le loro relazioni, la loro produttività, per investire nei collaboratori e svilupparli finché possano diventare leader a loro volta.

 

La pandemia oltre ad aver generato una incredibile accelerazione tecnologica, ha amplificato l’importanza dei valori e delle relazioni umane. Questo ha avuto le sue ripercussioni positive anche in ambito aziendale, dove le aziende stanno riscoprendo l’importanza della valorizzazione delle risorse umane. Read more

20
Ott

Sheep marketing

Sheep marketing ! Siamo tutti un branco di pecore, o come direbbe Sgarbi, delle capre.

teoria del gregge

Eppure, contrariamente a quanto si pensa, le pecore sono esseri intelligenti e molto sensibili, oltre che ottime osservatrici; reagiscono positivamente agli umani che sorridono e riconoscono le espressioni tristi.

Quindi probabilmente le vere pecore siamo noi, che abbiamo perso il raziocinio che spesso contraddistingue l’essere umano dal mondo animale.

Perciò chiedo ufficialmente scusa a questi splendidi esseri viventi, che utilizzerò come stereotipo o meglio ancora come metafora, per andare ad approfondire l’argomento di questo articolo.

Perché scegliamo un ristorante dove dobbiamo aspettare per ore, in piedi, magari al freddo o sotto il sole, prima di trovare un tavolo, rispetto all’altro di fianco semi deserto?

Bhè se è vuoto ci sarà un motivo, direte voi. Salvo poi un giorno, per caso, trovarci costretti a consumare li un pasto, e renderci conto che il cibo è di qualità superiore, il personale è più gentile, e si spende anche meno.

E allora perché questo è vuoto e l’altro è sempre pieno?

“Avere un prodotto di qualità non basta se le persone non lo sanno e se non siamo in grado di comunicarlo nel modo giusto”.

Oggi siete testimoni della nascita di un nuovo termine, lo sheep marketing. Read more

3
Ott

Le telefonate a freddo sono morte !

Telefonate a freddo si, telefonate a freddo no.

Esistono varie scuole di pensiero. Chi si schiera a favore e chi contro.

Bhè , il mio pensiero è noto, perlomeno a chi ha preso parte a qualche mio corso di formazione, oppure letto il mio libro :

I 3 Livelli della vendita, dal primo contatto, alla fidelizzazione del cliente. 

libro vendita Tra i vari sostenitori del si, troviamo Jeb Blount, esperto Americano di vendita, CEO di Sales Gravy Inc.

Cosa può unire me ad un esperto internazionale ?

La risposta è semplice : punti di vista differenti.

Questo mese, infatti, sulla rivista Millionaire, potete trovare un articolo che parla di questo argiomento, ancora molto sentito da parte dei venditori.

 

Nel numero di ottobre, potete trovare l’articolo completo, dove vengono evidenziate le differenze ed i punti di forza, pro e contro.

Vorrei giusto chiarire alcuni aspetti, visto che nell’articolo vengono elencati alcuni dati.

Ovviamente non sono “sparati” a caso, ma sono estrapolati da uno studio.

 

 

 

 

Nel 2011, la Baylor University del Texas, ha effettuato uno studio su 160 venditori. Di questi solo 50 sono riusciti nell’obiettivo, entro le 2 settimane previste. Read more

25
Mar

Come può un venditore ottimizzare il tempo

Non ho il tempo per queste cose, devo pensare a lavorare. Bhè, adesso per molti di noi, il tempo non manca. E visto che è la risorsa più importante, dovremmo cercare di sfruttarla al meglio, per far tutte quelle cose che nella normale attività quotidiana, nella routine, non si riesce a fare.

20
Dic

Caro dipendente, quanto mi costi

Preso atto della situazione in cui si trovano gran parte delle aziende italiane, quando la crisi incalza e le cose non vanno come vorresti, sarebbe il caso di fermarti un attimo a riflettere.

Ma non c’è tempo per queste cose, chi si ferma è perduto,bisogna lavorare !!!

Quando c’è confusione, senza una precisa pianificazione, con urgenze continue che si accavallano alle priorità, invece che girare a vuoto come una trottola, ritengo sia più costruttivo fermarsi e porsi 3 domande :

 

  • quanto  mi  costa  tenere  in  piedi  la  baracca ?
  • quanto  incasso ?
  • quanto  mi  resta  in  tasca ?

 

Se la tua risposta è :

costi dipendente

Foto di Carli Davidson : (dog-shake)

Foto di Carli Davidson : (dog-shake)

 

Mi sa che c’è qualcosa che non va !

sai che scoperta dirai …

Read more