nave azienda

25
Nov

Il gap generazionale nei gruppi di lavoro

Quanto incide in gap generazionale nei gruppi di lavoro?

I ritmi di lavoro, l’avanzare delle nuove tecnologie, i continui mutamenti, anche legati alla pandemia, stanno mettendo a dura prova interi organici all’interno delle organizzazioni.

Mai come in questo momento storico, guardando all’interno delle aziende italiane, possiamo notare gruppi di lavoratori eterogeni, oltre che dal punto di vista anagrafico, per quanto concerne valori, visioni, skill, modi differenti di affrontare la vita ed un differente approccio allo sviluppo tecnologico.

Ben quattro generazioni a confronto: baby boomer, generazione X, generazione Y e generazione Z.

La permanenza dei lavoratori più anziani e l’allungamento dell’età pensionabile hanno portato a un forte gap generazionale sul lavoro e questo si traduce spesso in difficoltà di collaborazione, scontri e pregiudizi: i senior accusano i giovani di non avere sufficiente esperienza e volontà, viceversa, i giovani accusano i senior di essere troppo vecchi per conoscere le nuove tecnologie e mercati.

Tutto questo compromette la produttività.

Non possiamo permetterci di trascurare certi aspetti, non più. Read more

2
Nov

Il conflitto nei gruppi di lavoro

Anche alla persona più empatica, sarà capitato di perdere la pazienza e sentire quel bisogno irrefrenabile, di mandare qualcuno a quel paese?

Siamo esseri umani e nessuno è perfetto, altrimenti saremmo dei robot.

All’interno delle organizzazioni è normale assistere a diverbi accesi, tra capo e collaboratore, tra colleghi, con i clienti, fornitori; capita anche quando non vorremmo che accadesse.

Questo perché entrano in gioco delle leve emozionali nascoste, sopite, represse, che una volta sollecitate, scattano in maniera automatica.

Alcuni riescono a gestire questi momenti, mentre altri restano incatenati al loro “copione”, andando ad alimentare un conflitto che deteriora il rapporto umano e l’efficacia dell’organizzazione stessa.

Non basta saper comunicare in maniera efficace, per imparare ad accettare l’opinione altrui e far accettare la propria.

Bisogna prendere in considerazione tutti agli aspetti legati all’organizzazione come “sistema” e c’è bisogno di andare a fondo, sullo stato emozionale, sul nostro “essere”, ancor prima del “fare”, perché è proprio lì che l’escalation del conflitto s’insinua in maniera aggressiva, andando a colpire la persona e non il comportamento o l’azione.

Ogni “modello di comportamento” è composto da pensieri ed emozioni, che “apparentemente” si presentano come risposta ad un determinato stimolo.

Nelle relazioni accade la stessa cosa, soltanto che in quella risposta “automatica”, sono raccolti una serie di pensieri ed emozioni, che generano un comportamento. (una risposta verbale, un atteggiamento del nostro corpo, una alterazione del nostro stato emotivo)

Quanto questa risposta è realmente automatica e pertanto di difficile gestione o quanto invece è indotta, dal nostro cervello, dal corpo, dai sensi e pertanto “più semplice” da gestire?

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3
Ott

Le telefonate a freddo sono morte !

Telefonate a freddo si, telefonate a freddo no.

Esistono varie scuole di pensiero. Chi si schiera a favore e chi contro.

Bhè , il mio pensiero è noto, perlomeno a chi ha preso parte a qualche mio corso di formazione, oppure letto il mio libro :

I 3 Livelli della vendita, dal primo contatto, alla fidelizzazione del cliente. 

libro vendita Tra i vari sostenitori del si, troviamo Jeb Blount, esperto Americano di vendita, CEO di Sales Gravy Inc.

Cosa può unire me ad un esperto internazionale ?

La risposta è semplice : punti di vista differenti.

Questo mese, infatti, sulla rivista Millionaire, potete trovare un articolo che parla di questo argiomento, ancora molto sentito da parte dei venditori.

 

Nel numero di ottobre, potete trovare l’articolo completo, dove vengono evidenziate le differenze ed i punti di forza, pro e contro.

Vorrei giusto chiarire alcuni aspetti, visto che nell’articolo vengono elencati alcuni dati.

Ovviamente non sono “sparati” a caso, ma sono estrapolati da uno studio.

 

 

 

 

Nel 2011, la Baylor University del Texas, ha effettuato uno studio su 160 venditori. Di questi solo 50 sono riusciti nell’obiettivo, entro le 2 settimane previste. Read more

25
Mar

Come può un venditore ottimizzare il tempo

Non ho il tempo per queste cose, devo pensare a lavorare. Bhè, adesso per molti di noi, il tempo non manca. E visto che è la risorsa più importante, dovremmo cercare di sfruttarla al meglio, per far tutte quelle cose che nella normale attività quotidiana, nella routine, non si riesce a fare.

20
Dic

Caro dipendente, quanto mi costi

Preso atto della situazione in cui si trovano gran parte delle aziende italiane, quando la crisi incalza e le cose non vanno come vorresti, sarebbe il caso di fermarti un attimo a riflettere.

Ma non c’è tempo per queste cose, chi si ferma è perduto,bisogna lavorare !!!

Quando c’è confusione, senza una precisa pianificazione, con urgenze continue che si accavallano alle priorità, invece che girare a vuoto come una trottola, ritengo sia più costruttivo fermarsi e porsi 3 domande :

 

  • quanto  mi  costa  tenere  in  piedi  la  baracca ?
  • quanto  incasso ?
  • quanto  mi  resta  in  tasca ?

 

Se la tua risposta è :

costi dipendente

Foto di Carli Davidson : (dog-shake)

Foto di Carli Davidson : (dog-shake)

 

Mi sa che c’è qualcosa che non va !

sai che scoperta dirai …

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