Riprendendo dal precedente articolo, evidenziamo gli effetti fisici legati all’abuso della tecnologia. i disturbi fisici, più frequenti sono:
Il fastidioso text Nek o iHunch, letteralmente significa igobba, identificato dal fisioterapista neozelandese Steve August, è una condizione del rachide cervicale derivante dallo stress ripetuto della frequente flessione della testa in avanti e verso il basso, allo scopo di guardare il proprio dispositivo mobile.
nell’era pre digitale, l’artrite del pollice, (malattia infiammatoria) interessava principalmente i lavoratori obbligati a operazioni manuali ripetitive, ma da diversi anni colpisce persino gli adolescenti, soprattutto quelli che da bambini hanno usato regolarmente il pollice perennemente posizionato su smartphone e tablet. in questa declinazione è una disfunzione conosciuta come artrite da messaggio.
con le posture errate tipiche dell’uso di dispositivi digitali c’è un alto rischio di soffrire di epicondilite (il gomito del tennista), che si manifesta con un dolore persistente dovuto all’uso combinato di mano, polso e gomito, a causa di una prolungata flessione del gomito per sostenere smartphone e tablet. Potremmo soffrire della sindrome del canale cubitale, ormai definita gomito da cellulare (cellphone Elbow) i cui sintomi sono formicolii all’anulare e al mignolo associati alla debolezza del braccio.
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