Tutti puntiamo alla ricerca del talento scomparso !
L’inserimento di nuovi collaboratori , deve rappresentare per un’azienda un punto di svolta.
La maggior parte delle aziende, ricorrono alla ricerca solamente nel momento in cui nasce l’esigenza, ovvero quando il posto è vacante, quindi in una situazione d’urgenza.
E si sa che spesso la fretta, l’agire troppo d’impulso , può portare a sottovalutare aspetti fondamentali, commettere errori. Gli errori hanno un costo, non solo di tempo, ma propriamente economici.
SOPRATTUTTO NEL CASO IN CUI , CI SI TROVA COSTRETTI AD ACCONTENTARSI DEL MENO PEGGIO !!!!
Statisticamente si trova una persona valida ogni 20 candidati visionati, perciò è normale che avendo a disposizione una rosa ridotta di candidati, il rischio sia molto elevato.
Andare ad individuare una persona che possa fare la differenza, ciò che viene definito un talento.
Ciò a cui ogni azienda dovrebbe puntare, è la fidelizzazione del cliente interno, del collaboratore.
Ad oggi, la modalità più diffusa per inserire un collaboratore in azienda è il “metodo zia Maria” , ovvero per conoscenza diretta. Anche se , per fortuna, per chi fa il mio lavoro, esistono aziende che hanno compreso il valore di un servizio di recruiting.
In questo periodo, le aziende lottano testa a testa per riuscire a consolidare la propria posizione all’interno del mercato di riferimento.
Visto che abbiamo parlato di talenti, la prima cosa che viene in mente con questo termine, è la comparazione con il gioco del calcio.
Il mercato è il nostro campionato, ed è dura riuscire a conquistarsi un posto di rilievo. Come ogni squadra che si rispetti si va sul mercato per cercare nuovi acquisti che possano aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Troveremo squadre forti, non solo come gioco, ma anche economicamente, quindi loro andranno sul mercato potendo cercare talenti , offrendo ingaggi che non tutti potrebbero permettersi :
vantaggi : motivazione economica e appartenenza ad un grosso marchio
svantaggi : potrebbero rischiare di diventare un numero, perdere la leadership, avere difficoltà d’inserimento anche per trasferimenti futuri. Certe squadre potrebbero anche “acquistare “ più talenti, in quel caso sarà molto importante il ruolo del coach. In quanto entrano in gioco aspetti differenti. Altre squadre che non possono vantare una solidità economica così forte, punteranno su giovani promesse, da far crescere .
Vantaggi : possibilità di crescere e mettersi in mostra sposare un progetto e sentirsi parte integrante. In entrambi i casi gli acquisti vengono fatti in base agli obiettivi dove i neo inseriti saranno parte integrante del progetto.
C’ è un terzo caso in cui le squadre non fanno acquisti, o fanno acquisti sbagliati, stando ai margini del campionato…sperando….. di salvarsi.
Nel mondo aziendale è la stessa cosa.
Il processo di recruiting è come un puzzle, una serie d’incastri perfetti, l’unione esatta di uno con l’altro ci porta ad ottenere il nostro risultato. Rivolgersi ad una società di selezione ti da l’opportunità di poter scegliere tra una rosa ampia di candidati, già selezionati a monte, che rispecchiano in pieno quelle che sono le caratteristiche tecniche e personali richieste .
Non pretendo che tutti si rivolgano ad una società specializzata, ma almeno mi piacerebbe vedere più attenzione e rispetto da parte delle aziende nei confronti dei candidati.
Continuo ad assistere a colloqui di selezione nei quali l’imprenditore durante l’intervista parla continuamente al telefono, risponde a mail, si allontana dalla postazione per ricevere fornitori.
Quale potrà essere l’efficacia delle sue valutazioni ?
Ogni azienda dovrebbe ricordare che in un processo di selezione bisogna seguire le stesse regole che vi imponete rigidamente nel momento in cui dovete immettere sul mercato un nuovo prodotto/servizio.
Se voi voleste produrre, o più semplicemente far conoscere al mercato un nuovo prodotto/servizio, prodotti di bellezza, automobili, tariffe telefoniche, quale sarebbe la prima cosa da fare ? : Un analisi di mercato per capirne la fattibilità, le potenzialità, i limiti, il bisogno , la richiesta.
Fatto questo, si passa all’azione, ovvero comunicare al mercato la presenza del vostro prodotto, poi la produzione e commercializzazione.
Se fate parte della folta schiera che pensa che per un amministrativo basti saper utilizzare un programma di contabilità, che un venditore debba prendere la valigetta e “pedalare” e che per lavorare come addetta/o alle pulizie basti solo tanta buona volontà , vi chiedo di non andare oltre queste righe, ma probabilmente nemmeno ci siete arrivati.
Un ciclo produttivo suddiviso in fasi distinte, direttamente funzionali l’una all’altra , assimilabile a quello di un qualsiasi bene o servizio che si voglia immettere nel mercato.
Adesso andiamo ad elencare Le 4 fasi del processo
Analisi di mercato alla creazione e messa in opera del bene/servizio. Nel nostro caso ci limitiamo a parlare di Analisi andando ad esaminare i dati e gli aspetti più importanti.
E’ fondamentale compilare con attenzione la Job Description.
Operazione di comunicazione, informazione e creazione di desiderio, nel nostro caso ci riferiamo alla .[RICERCA] far sapere al mercato di riferimento chi o cosa stiamo cercando. La ricerca del candidato. La scelta dei canali da utilizzare ci permette di arrivare a bersaglio con efficacia.
Commercializzazione,(vendita), quindi [SELEZIONE] abbiamo un posto di lavoro da offrire, e dall’altra parte qualcuno interessato all’acquisto. Massima attenzione nella valutazione.
Segnatevi le risposte che volete ottenere.
Ogni fase del processo è fondamentale. Ogni fase del processo di recruiting, è complementare e strettamente collegata alle altre.
Il passaggio da una fase all’altra è vincolato all’esecuzione diciamo a regola d’arte della fase a cui abbiamo appena lavorato, seguendo i vari gradini che la compongono.
Partiamo quindi dal concetto che se dovessimo trascurare per esempio, la fase iniziale d’analisi e progettazione,potremo alla fine riscontrare un “difetto di fabbricazione” quindi, nonostante l’efficace campagna promozionale ed una efficiente diffusione del “prodotto” , questa anomalia riscontrata, potrebbe rendere vano l’investimento economico e temporale, nonché far perdere d’efficacia la fase successiva.
Pertanto seguire i vari step, monitorando l’esecuzione, ci consente di non dover correre ai ripari , andando ad individuare l’errore.
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